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AccettoDalle artiste delle avanguardie storiche, legate soprattutto al territorio comasco, alle protagoniste italiane delle ricerche della fine degli anni Novanta del ‘900, l’astrazione viene indagata nelle opere in mostra nelle sue declinazioni e varianti, in sintonia con le diverse tendenze artistiche del Novecento. Ci sono quindi pittrici e scultrici che attualizzano, tra anni Settanta e Ottanta, il linguaggio della geometria, ma anche coloro che danno vita a un linguaggio astratto tra segno e scrittura, alle ricerche analitiche e post-pittoriche. Altre ancora sperimentano nuovi linguaggi astratti attraverso la fotografia, le installazioni con oggetti e materiali extra-artistici o la creazione di opere ottico cinetiche e ambientali.
#Nata a Novedrate (CO) il 9 novembre 1907, Carla Badiali compie i primi studi in Francia, a Saint-Etienne, dove oltre alla pittura si dedica anche alla musica. Tornata a Como segue i corsi di disegno artistico presso l’Istituto Nazionale di Setificio dove si diploma nel 1927. Approda all’astrazione probabilmente già intorno al 1932-1933 e anche grazie alla frequentazione degli altri pittori attivi a Como – da Manlio Rho, suo maestro a Mario Radice e Aldo Galli - a metà degli anni Trenta raggiunge uno stile personale e distintivo. Aderisce al Gruppo Valori Primordiali (1938) fondato dal filosofo Franco Ciliberti e firma il Manifesto del Gruppo Primordiali Futuristi (1941) che raccoglie gli architetti razionalisti e i pittori astratti. Con loro espone per la prima volta alla Biennale di Venezia (1942) e alla Quadriennale di Roma (1943). Dopo la guerra, durante la quale partecipa attivamente alla Resistenza, riapre a Como il suo fiorente laboratorio di disegno per tessuto e allo stesso tempo prosegue la sua attività artistica aggiornando il suo linguaggio verso la sperimentazione tecnica nei collage e nelle opere su tavola. Muore a Como il 7 febbraio1992.
#Nasce a San Fedele Intelvi il 28 agosto 1921 e frequenta ancora molto giovane l’ambiente culturale e artistico di Como. Dopo un breve apprendistato nello studio di Mario Radice, nel 1942, a soli vent’anni, realizza alcune opere che espone alla XXIII Biennale di Venezia insieme agli altri pittori del gruppo di Como e ai futuristi guidati da Filippo Tommaso Marinetti, con i quali l’anno successivo esporrà anche alla Quadriennale di Roma. La sua carriera artistica però è molto breve a causa di una lunga malattia che la costringerà ad abbandonare la pittura. Negli anni di ricovero in ospedale non smetterà mai di scrivere a suo fratello, l’architetto Cesare Cattaneo, e al suo maestro Radice sognando di poter tornare a dipingere.
Muore a Como il 30 novembre 1958.
#Nata da genitori musicisti a Milano il 25 gennaio 1913, Giannina Censi studia presto danza con Angelina Gini secondo il metodo di Enrico Cecchetti, collaboratore dei balletti russi di Diaghilev. Il suo esordio è al teatro Licinium di Erba nelle tragedie classiche messe in scena da Ettore Romagnoli dove danza nel gruppo di Jia Ruskaja, la danzatrice russa scoperta da Anton Giulio Bragaglia. Nel 1930 parte per Parigi dove studia danza con Lubov Egorova e si avvicina anche alla danza indiana, spagnola e alle danze euritmiche. Nel 1931 sala alla notorietà interpretando Simultanina di Filippo Tommaso Marinetti e in seguito le aerodanze e tereodanze, senza musica, alla Galleria Pesaro sui dipinti di Prampolini. Nel 1931 all’Istituto Carducci recita e canta il poema lirico Stelle. Farà anche da modella per il volume Cultura fisica della donna ed estetica femminile (1933). Costretta al ritiro nel 1935 per infortunio, si dedica all’insegnamento della danza valorizzando la danza futurista. Attiva fino agli anni Novanta, muore a Voghera il 5 maggio 1995.
#Beatrice Lazzari nasce a Venezia il 15 Novembre 1900. Si forma dapprima al conservatorio Benedetto Marcello e poi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, studiando decorazione. Nell’ambiente artistico veneziano degli anni Trenta, animato dal Circolo Artistico di Palazzo dei Piombi e il Caffè sulla riva delle Zattere, frequenta Carlo Scarpa e Mario De Luigi e si dedica alla ricerca astratta, soprattutto nelle arti applicate. Nel 1935 si trasferisce a Roma, dove in occasione delle grandi mostre del regime espone pitture murali e pannelli decorativi. Tra la fine degli anni Cinquanta e il 1963 porta anche in pittura l’astrazione e si accosta all’Informale: abbandona i colori a olio per approfondire l’applicazione di altri materiali come colle, sabbie, tempere e più tardi acrilici. L’artista muore a Roma il 13 novembre 1981.
#Nata a Como il 5 dicembre 1911, Carla Prina frequenta l’Accademia di belle Arti di Brera dove nel 1936 si diploma in pittura. Lo stesso anno parte per Rodi dove si iscrive all’Istituto di Alta Culture, mentre l’anno seguente è a Roma per seguire la Scuola libera del nudo dell’Accademia di Francia.
Tornata a Como, negli anni Quaranta frequenta lo studio di Manlio Rho, luogo di incontro degli artisti astratti Mario Radice, Carla Badiali, Aldo Galli e degli architetti Giuseppe Terragni, Pietro Lingeri e Carlo Cattaneo. Con loro nel 1942 espone alla XXIII Biennale di Venezia all’interno del Padiglione Futurista e nel 1943 alla Quadriennale di Roma. A Como incontra l’architetto Alberto Sartoris, con cui si sposa e si trasferisce a Losanna. Insieme a lui è tra i fondatori della Escuela de Altamira, che la porterà a frequentare Juan Mirò.
Muore a Cossonay, in Svizzera, il 28 marzo 2008.
#Regina nasce a Mede Lomellina nel 1894. Frequenta l’Accademia di Torino e quella di Brera a Milano, città dove trascorrerà gran parte della sua vita. La sua prima personale nel 1931 le vale la stima di Edoardo Persico e di Ugo Nebbia. Viene invitata a partecipare alle rassegne organizzate dei Futuristi (nel 1934 è tra i firmatari del “Manifesto Tecnico dell’Aereoplastica futurista”), alle Biennali di Venezia (1934 – 36 – 38 – 40) e alle Quadriennali di Roma (1935/39). Dopo gli anni della guerra trascorsi a Mede compie una decisa convergenza verso una scultura di carattere astratto che la porterà ad aderire nel 1951 al MAC (Movimento Arte Concreta) ed in seguito a sviluppare un suo percorso “plastico” utilizzando materiali non tradizionali come il plexiglas ed inserendosi a pieno titolo nelle esperienze più rilevanti dell’arte d’avanguardia di quegli anni. Nel 1953 espone alla Biennale di San Paolo del Brasile e nel 1972 a “Milano 70/70” al Museo Poldi Pezzoli. Scompare nel 1974.
#Carla Accardi nasce a Trapani il 9 ottobre 1924. Frequenta l’Accademia a Palermo dove nel 1944 conosce Antonio Sanfilippo. Nel 1946, dopo aver frequentato per alcuni mesi l’Accademia di Firenze, è a Parigi per un importante viaggio di studio. Nel 1947, trasferitasi a Roma, è tra i fondatori del gruppo astrattista Forma con Attardi Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Sanfilippo e Turcato. La sua pittura si sviluppa fino al 1952 nell’ambito della pittura concretista, conosciuta e assimilata in particolare a Parigi. Dalla metà degli anni Cinquanta approda alla poetica del segno, in opere generalmente impostate sul bianco e nero. L’incontro nel 1954 con il critico Michel Tapié la porterà ad essere inserita tra i protagonisti dell’art autre. Negli anni Sessanta l’artista sviluppa ulteriormente questa ricerca usando colori più vivaci e servendosi anche di un nuovo materiale, il sicofoil, che adopererà sia nella bidimensionalità che in opere tridimensionali. Carla Accardi scompare a Roma il 23 febbraio 2014.
#Irma Blank nasce a Celle in Germania nel 1934. Tedesca di nascita, si trasferisce giovanissima in Italia dove tutt’ora vive e risiede, maturando in un clima di sperimentazione linguistica tipico della seconda metà degli anni Sessanta, in cui esponenti delle avanguardie di matrice minimal-concettuale registrano, attraverso un’arte impersonale e de-soggettivata, il tempo del proprio vissuto, l’esserci, l’esistere qui e ora. Numerose sono le esposizioni di Irma Blank in Italia e all’estero. Si ricordano le personali presso GAM, Bologna (1977); Documenta 6, Kassel (1977); 38a Biennale d’Arte di Venezia, (1978); Fondation Nationale des Arts Graphiques et Plastiques, Paris (1980); Centre Pompidou, Paris (1985, 2009, 2010 e 2013); PAC, Milan (1992); Museo della Fondazione Querini Stampalia, Venice (1996); Kunstmuseum, Düsseldorf (1997); Museion, Bolzano (2002, 2009, 2019); Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2007); MART, Rovereto (2007); Palazzo Reale, Milan (2010); Mostyn Museum, Llandudno (2014); Kunsthalle, Wien (2014).
#Istanbul, 1927 – Milano, 2002.
Trasferitasi nel 1956 a Milano, ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le collettive si ricordano nel 1977 Magma al Museo di Castelvecchio di Verona, nel 1978 Materializzazione del linguaggio alla Biennale di Venezia, nel 1979 alla National Modern Art Gallery di Lisbona e alla Westfälischer Kunstverein di Münster, nel 1980 ancora alla Biennale di Venezia ne Il tempo nel museo, nel 1981 al Palazzo delle Esposizioni di Roma e alla Biennale di San Paolo del Brasile, dove espone anche nel 1982 al Museo de Arte Contemporáneo. Uscita volontariamente, negli anni Ottanta, dai tradizionali circuiti espositivi, continuerà nel privato la sua attività artistica fino alla sua morte.
Negli ultimi anni le sue opere sono state esposte in diverse collettive: nel 2019 Doing Deculturalization (Museion, Bolzano) e Il Soggetto Imprevisto. 1978 Arte e femminismo in Italia (Frigoriferi Milanesi, Milano); nel 2020 Scrivere Disegnando al Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Una parte consistente del suo archivio è custodita presso il Mart di Trento e Rovereto (Archivio del ‘900, Fondo Betty Danon).
#Nathalie Du Pasquier, pittrice italo-francese, è nata a Bordeaux (Francia) nel 1957. Arriva a Milano nel 1979 e inizia a lavorare come disegnatrice di tessuti. Sarà un membro del gruppo Memphis per il quale ha disegnato tessuti, tappeti, e qualche mobile e oggetto. Nel 1987 decide di dipingere e abbandona la sua attività di designer. Da allora espone regolarmente il suo lavoro. nel 2020 si è tenuta a Roma una sua grande mostra al MACRO.
#Chung Eun Mo nasce a Seoul in Corea nel 1946. Nel 1980 consegue un Master of Fine Arts, presso la Graduate School of Art and Architecture al Pratt Institute di New York. Dal 1987 per diversi anni inizia a lavorare in Italia nel Lazio (a Roma in particolare dove ha lo studio), in Toscana e in Umbria. Dal 2019 vive e lavora a Milano. Dagli anni Novanta ha esposto sia in musei che in gallerie in Europa, esordendo alla Städtische Galerie im Lenbachhaus presso Monaco di Baviera (1992); espone in seguito all’Irish Museum of Modern Art, Dublino (1994) e in molteplici gallerie a Roma, Dublino, Seoul e Milano.
#Fernanda Fedi nasce a Torino nel 1940. Ha compiuto studi artistici a Milano e a Bologna, laureandosi al DAMS e alla Facoltà di Architettura presso il Politecnico Milano. Ha scritto il saggio: “Collettivi e Gruppi artistici a Milano. Ideologie e Percorsi 1968-1985” Ed. Endas, ed ha organizzato convegni e dibattiti su “Donna Arte Società”, 1978, “Donna Arte”, 1988 e “Creatività e Terapia”. Inizia ad esporre nel 1968. Partecipa a: Quadriennale di Roma, 1975; Biennale di Venezia ‘Arte-Ambiente, 1976’; Réalités Nouvelles, Parigi 1976; XVI Bienal de Sao Paulo, 1981; Museum of Contemporary Art, Skopje, 1981; Grands et jeunes d’aujourd’hui, Parigi, 1982. Tra le personali del periodo astratto/concettuale si ricordano: Galleria La Darsena, Milano, 1972; Galleria Pianella, Cantù, 1972; Galleria Fumagalli, Bergamo, 1974-76; Galleria di Porta Ticinese Milano, 1980; Mostra antologica, Museo d’arte moderna, Gallarate 1990; Galleria Tardy, Enschede (Olanda) 1982; C.F.M., Luxembourg, 1991; Spazio Temporaneo, Milano, 2017.
#Tilde Poli, all’anagrafe Clotilde, nasce a Bergamo nel 1924, dove vive si spegne nel 2006.
Dopo la maturità studia all’accademia delle Belle Arti di Milano e diviene allieva di Guido Ballo. La sua attività espositiva è precocissima, partecipando al IV Premio Bergamo del 1942. Fino al principio degli anni Sessanta vive tra Milano e Roma, partecipando all’ambiente culturale di entrambe le città. Considerata parte del percorso dell’astrazione italiana del Secondo Dopoguerra, presto ritorna nella sua città natale, dove vive per il resto della sua vita. Collabora attivamente con la vita artistica bergamasca, un esempio su tutti il Teatro delle Novità con Bindo Missiroli. Negli anni Novanta, nel 1990 e nel 1991, due storiche esposizioni sanciscono il successo internazionale dell’artista. Partecipa lungo la sua carriera a numerosi e importanti eventi.
#Carol Rama nasce il 17 aprile 1918 a Torino. Intorno alla metà degli anni Quaranta va probabilmente datata anche l’attenzione di Felice Casorati per la pittrice che l’ha seguita e sostenuta. Nell’immediato dopoguerra si affaccia nella vita dell’artista Edoardo Sanguineti legati poi da una profonda amicizia, intellettualmente molto feconda. All’inizio degli anni Cinquanta conosce Picasso, artista amatissimo di cui aveva già assimilato la lezione evidente in molti suoi olii della fine degli anni quaranta. Nello stesso periodo si affina anche il legame col pittore, filosofo e critico d’arte Albino Galvano, conosciuto a metà degli anni Quaranta: con lui aderisce al ramo torinese del Mac Movimento Arte Concreta. Dal 1951 le opere della Rama volgono quindi verso un deciso astrattismo; lo stesso Albino Galvano firma varie pagine su Carol Rama, edite in varie occasioni dalla Libreria Salto di Milano, quartier generale del Mac. Sarà la Galleria Maggiorotto di Milano, a partire dagli anni Ottanta, a valorizzare pienamente questa produzione dell’artista. Nel 2003 gli viene conferito il Leone d’oro alla carriera in occasione della 50a Biennale di Venezia. Si spegne a Torino il 25 settembre 2015.
#Fausta Squatriti nasce a Milano nel 1941. Artista, narratrice, poetessa, editore d’arte, è al centro della scena artistica e intellettuale italiana e internazionale sin dai primissimi anni Sessanta. Squatriti da sempre lavora per cicli tematici. Nel 1968, con le opere La Passeggiata di Buster Keaton e Sculture Colorate, inizia la sua carriera internazionale. Nel corso degli anni Settanta e per tutti gli anni Ottanta, la sua ricerca artistica si fa più severa ed essenziale, volge la propria attenzione all’essenzialità della geometria con le Sculture nere e la Fisiologia del Quadrato. All’inizio degli anni Novanta la sua ricerca si fa più cruda; denunciando i mali dell’umanità, nascono serie come: Il Regno Animale; Il Regno vegetale; I ferri del mestiere; Ecce Homo; Beata solitudo, sola beatitudo.
A partire dalla grande retrospettiva milanese dedicata all’artista nel 2017, svoltasi contemporaneamente alla Triennale di Milano, alle Gallerie d’Italia – polo museale e culturale di Intesa San Paolo e alla Nuova Galleria Morone, inizia un percorso di rilettura storica del lavoro di Fausta Squatriti. Appartengono a questo riesame le mostre curate dalla Galleria Bianconi.
#Carmengloria Morales nasce a Santiago del Cile nel 1942. Vive in Italia dal 1953. Inizia a dipingere nel 1961 e la sua prima personale ha luogo nel 1965 a Roma. Partecipa alle principali rassegne sulla Pittura analitica tra cui Italy two, Museum of Philadelphia Civic Center; Un futuro possibile, Palazzo dei Diamanti, Ferrara (1973); La riflessione sulla pittura, Acireale; Geplante Malerei, Westfälischer Kunstverein, Münster (1974); Documenta 6, Kassel; Bilder ohne Bilder, Rheinisches Landesmuseum, Bonn (1977); Abstraction Analytique, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1978); Radical painting, Williams College Museum of Art, Williamstown, MA (1984); Fundamental painting, Kunstverein, Arnsberg (1988); Abstrakt, Der Deutsche Künstlerbund in Dresden (1993); Karo Dame, Aargauer Kunsthaus, Aarau; New York Abstract, CAC, New Orleans (1995); Le soglie della pittura. Francia Italia 1968-1998, Rocca Paolina, Perugia (1999); Unique Act, The Hugh Lane, Dublin (2008).
#Maria Morganti nasce a Milano nel 1965. È un'artista che ha messo al centro della propria pratica l'esperienza del colore inteso come materia e traccia dell'esistenza. Marco Ferraris e Angela Vettese curano la sua prima mostra personale importante in un’istituzione pubblica, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, nel 2006. Da allora è stata presente in diverse mostre in musei e istituzioni quali Via Farini, Leporelli, a cura di Milovan Farronato, Milano, 2007; Diario cromatico, a cura di Chiara Bertola, Fondazione Querini Stampalia, Venezia 2008; Museo di Castelvecchio, L’unità di misura è il colore, a cura di Chiara Bertola, Verona, 2010; Casa Testori, Giardini squisiti in collaborazione con Massimo Kaufmann, Novate Milanese, Milano, 2014; Il Sostituto: lo studio itinerante, a cura di Elena Volpato, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino, 2019. Nel 2017 ha inaugurato Svolgimento di un quadro, un’installazione permanente, a cura di Chiara Bertola, nella caffetteria di Mario Botta per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
#Marion Baruch nasce nel 1936 a Timisoara, Romania. Nel 1948 Marion Baruch inizia a studiare all'Accademia di Belle Arti di Bucarest, a quel tempo fortemente asservita al regime stalinista. L'anno successivo emigra in Israele, e così continua i suoi studi presso l'Accademia Bezalel di Arti e Design di Gerusalemme, dove è allieva di Mordecai Ardon, un artista del Bauhaus ed ex allievo di Paul Klee. Quattro anni dopo espone alla Galleria Micra-Studio di Tel Aviv riscuotendo recensioni molto positive che la portano ad ottenere una borsa di studio grazie alla quale nel 1954 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma. Questo intenso sviluppo, scandito continuamente da nuovi incontri ed esperienze, ma anche da colpi di scena inaspettati, si è riflesso nella sua pittura, spesso definita “fortemente espressiva”.
#Renata Boero nasce a Genova nel 1936. Dal 1986 al 2007 ha insegnato allʼAccademia di Belle Arti di Brera, Milano. Nel 2005 è Visiting Professor presso lʼUniversità di San Diego, California. Nel 2010-2011 tiene una serie di conferenze e mostre in Argentina. Ha realizzato i cicli Cromogrammi dal 1965, Germinazioni e Ctò-nio-graphie, anni duemila. Delle principali personali si ricordano: Musei Civici, Monza (1988), Casa del Mantegna, Mantova (1992), Galleria Artiscope, Bruxelles (1994), Mestna Galerija di Nova Gorica e Umetnostna Galerija di Maribor, Slovenia (2007), Museo Nazionale di Storia e Cultura del Belarus, Minsk (2008), Castello Aragonese, Ischia (2011), Museo Diocesano, Milano (2014), "Kromo-Kronos", Museo del Novecento, Milano (2019). Ha partecipato inoltre a: Biennale de la critique, Anversa e Charleroi 1979-1980, XVI Biennale di San Paolo, Brasile (1981), Biennale di Venezia (1982, 1993), alle mostre “Io dico Io – I say I”, GNAM, Roma (2021), “Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione”, GAMEC, Bergamo (2021-2022). Boero vive e lavora a Milano.
#Mirella Saluzzo nasce ad Alassio, in Liguria, nel 1943. Vive e lavora tra Ravenna e Milano. Dopo gli studi superiori si iscrive all’Accademia di Brera, Milano, dove entra in contatto con i protagonisti della scena artistica milanese, in particolare con Luigi Veronesi, del quale segue con passione il corso di Cromatologia, e con Guido Ballo. Tra i suoi insegnanti figura anche Luciano Caramel che più di ogni altro seguirà con costanza le tappe del suo percorso artistico. Partita da una ricerca pittorica, l’artista si avvia già a metà degli anni Ottanta verso una ricerca plastica incentrata sull’impiego di lastre di alluminio che caratterizzerà, da lì in avanti, il suo operato.
#Gabriella Benedini è un’artista che vive e lavora a Milano. Cremonese di nascita (1932), frequenta l'Istituto Paolo Toschi di Parma e in seguito con una saltuaria presenza l'Accademia di Brera nel corso di pittura di Pompeo Borra. Dal 1957 vive a Parigi, dove lavora per alcuni giornali e ottiene uno studio di pittura presso la Maison d' Italie. Al suo rientro a Milano, grazie all'amico Bepi Romagnoni entra in contatto con la Galleria Bergamini, che ospita nel maggio 1962 la sua prima personale. Ha svolto importanti personali e collettive in Italia e ha ricevuto importanti premi nel corso della sua carriera.
#Luisa Albertini nasce a Como il 25 novembre 1918 dove muore, alla soglia degli 100 anni, il 25 novembre 2018. La sua formazione è essenzialmente da autodidatta, se si eccettuano le lezioni di disegno dal vero sotto la guida di Piero Saibene. L’ambiente artistico comasco tuttavia, è stato per lei uno stimolo a sperimentare fin da subito una ricerca sperimentale sulle tecniche e sui materiali. Le sue prime opere sono ritratti, disegni a grafite, a carboncino e a pastello. Dal dopoguerra si rivolge ad altri materiali: inizialmente alla terracotta smaltata, presentata alla Triennale di Milano nel 1953, successivamente al rame e al bronzo, anche essi smaltati, esposti alla Barbaroux di Milano nel 1959, e alla Galleria Miricae di Roma nel 1962. Negli anni Sessanta inizia a realizzare anche opere di grandi dimensioni: lavori in tessuto, panno, tela, juta, e poi negli anni Settanta in legno smaltato in cui si serve di un linguaggio semplificato e astratto. Negli anni Novanta approda alla pittura su tela alla quale si dedica fino agli ultimi anni di produzione insieme a lavori su carta con acquerelli, matite, pennarelli e collage.
#Franca Ghitti nasce ad Erbanno, in Val Camonica, nel 1932. Studia all'Accademia di Brera a Milano, frequenta a Parigi l'Académie de la Grande Chaumière, a Salisburgo il corso di incisione diretto da Oskar Kokoschka. Nel 1963 partecipa alla fondazione del Centro Camuno di Studi Preistorici e si avvicina allo studio delle rocce della Val Camonica, inventando su tavolette di legno, con reti metalliche e chiodi, le sue prime “Mappe”. Dal 1969 al 1971 vive e lavora in Kenya, dove realizza, per incarico del Ministero degli Esteri (Cooperazione Culturale Scientifica e Tecnica), le grandi vetrate legate in cemento della Chiesa degli Italiani a Nairobi. Rientrata in Italia, nel 1977 si dedica a diversi interventi pubblici: Tra gli anni Ottanta e Novanta realizza numerose mostre in Italia e all’estero. Tra i suoi ultimi lavori, tra marzo e aprile 2010, realizza le Porte del Silenzio e l’arredo per la cappella del Nuovo Ospedale di Como. Si spegne nella sua valle dopo lunga malattia, l’8 aprile 2012.
#L’artista Maria Lai nasce nel 1919 a Ulassai, in Sardegna. Si trasferisce a Roma in giovane età per frequentare il liceo artistico a Roma, successivamente frequenta i corsi dell’Accademia di Belle Arti, interessata soprattutto alle lezioni di Arturo Martini.
Nel 1945 riesce a rientrare in Sardegna e inizia a insegnare alle scuole elementari del capoluogo.
Allieva di Renato Marino Mazzacurati e di Arturo Martini, nel ‘55 partecipa alla Quadriennale di Roma. Nel 1971, presso la Galleria Schneider di Roma, espone i primi Telai, avvicinandosi ai temi dell’arte povera. È scelta dalla curatrice Mirella Bentivoglio come artista di punta alla sezione dedicata a sole artiste donne alla Biennale di Venezia del ’78. Nel 1981 realizza a Ulassai l’operazione corale Legarsi alla Montagna, che anticipa i temi e i metodi di quella che sarà definita arte relazionale. Negli anni Novanta dà vita a una serie di interventi di arte pubblica a Ulassai, tra cui Stazione dell’Arte, il museo di arte contemporanea a lei dedicato. Si spegne nel 2013, a Cardedu.
#Claudia Peill nasce a Genova nel 1963. Diplomata all’accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua attività espositiva dai primi anni Novanta. Ha esposto presso gallerie private, musei ed istituzioni pubbliche in Italia e all’estero tra cui: Museo Pecci, Prato 2000; Künstlerhaus Vienna 2001; ICI London 2003; Galleria Martano, Torino 2004; Künsthalle, Düsseldorf 2005; Galleria Anna D’Ascanio, Roma, 2006; Galerie Rossella Junk, Berlino, 2007; Galleria Mara Coccia, Roma 2012; Museo Andersen, Roma 2014; La Galleria Nazionale, Roma 2015; Museo Goethe, Roma 2016; Galleria Anna Marra, Roma 2017; Gallen-Kallela Museum, Helsinki 2018-19; Great Beauty Contemporary Art Museum, Pechino 2019. Ha realizzato diverse opere pubbliche permanenti. È presente in numerose collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Roma dove è Docente presso l’Accademia di Belle Arti.
#Luisa Lambri è nata Como nel 1969 e vive a Milano. Attraverso una fotografa di luce e architettura ricostruisce l’esperienza dello spazio non dal punto di vista documentaristico, ma emotivo. Il centro della sua ricerca non è l’architettura in sé, ma la percezione soggettiva ed emotiva di un luogo o di un ambiente in relazione alla memoria dell’artista stessa. Lavorando spesso in serie, isola dettagli come angoli, porte e finestre e diverse qualità di luce per costruire letture personali e intime degli ambienti. È possibile riconoscere nelle sue fotografie riferimenti alla pittura geometrica astratta del primo Novecento, al movimento Light and Space della California del Sud, al neo-concretismo brasiliano e al Minimalismo. Il Pac di Milano le ha dedicato nel 2021 un’importante mostra personale.
#Mirella Bentivoglio, poetessa, artista, critica, curatrice, nasce a Klagenfurt nel 1922. Si forma tra la Svizzera tedesca e l’Inghilterra. Autrice, fin dalla prima giovinezza, di libri di poesie in italiano e in inglese. Le sue opere sono rappresentanti dell’unione tra linguaggio verbale e dell’immagine, vicine alle correnti verbovisive delle neoavanguardie artistiche internazionali della seconda metà del XX secolo. Partecipa a importanti esposizioni italiane e internazionali, per esempio alla Biennale di Venezia, al Centre Pompidou e al Moma, divenendo protagonista delle sperimentazioni che associano la scrittura e l’immagine e degli interventi linguistici su oggetti e ambienti. Si è spenta nel 2017 a Roma.
#Alessandra Bonelli nasce a Milano nel 1935. Ha compiuto gli studi a Brera al Liceo Artistico e scenografia all’Accademia sotto la guida di Enrico Prampolini e Tito Varisco.
Ha insegnato a Brera al Liceo Artistico e scenografia all’Accademia. Negli anni ’58/60 ha realizzato per il teatro di Corte di Villa Olmo a Como Le Jeu de Robin e Marion di Adam de la Halle. Alle esperienze in scenografia affianca l’attività pittorica che la vede partecipe, unica donna, del gruppo della Mec Art e in seguito negli anni Settanta tra le protagoniste del gruppo Metamorfosi, insieme a Gabriella Benedini, Lucia Pescador e Lucia Sterlocchi Nel 1964 prima personale alla Galleria Artecentro di Milano diretta da Fiorella La Lumia, con la quale collaborerà sino al 1992.
#Lucia Pescador nasce a Voghera nel 1943. Si è diplomata in Decorazione con Giovanni Usellini all’Accademia di Brera, Milano, iniziando la propria carriera artistica nel 1965. Dal 1977 all’1989 ha fatto parte del Gruppo Metamorfosi condividendo temi d’indagine tra cui la dialettica tra cultura e natura. Dall’inizio degli anni Novanta Pescador crea l’Inventario di fine secolo con la mano sinistra, un’ aggregazione di disegni e oggetti in continua evoluzione e crescita. L’artista copia opere del Novecento utilizzando la mano sinistra (nonostante non sia mancina) per esaltare l’aspetto espressivo e interpretativo, per evocare il processo di destrutturazione della rappresentazione accademica avvenuto durante il Novecento: “ricopio per rimpadronirmi con la mano sbagliata delle immagini che mi commuovono e mi appartengono. (…) cerco di fermare, ricopiando le immagini che volano su vecchi fogli di carta e inchiodandoli sul muro cerco di ricostruire un mio senso di vita”.
#Eva Sørensen nasce nel 1940 a Herning, Danimarca e muore nel 2019 a Mergozzo, Italia. All’inizio degli anni Sessanta, trasferitasi a Milano, incontra l’ambiente artistico milanese che vede Piero Manzoni e Lucio Fontana tra i principali protagonisti. Nel 1961 Sørensen crea le sue sculture in terracotta ad Albisola, dove Lucio Fontana e il pittore danese Asger Jorn avevano realizzato diverse sculture proprio in terracotta. Ad Albisola vince il primo premio alla mostra di Villa Gavotti. In seguito si sposta a Naestved in Danimarca dove si dedica a sculture in gres. Nel 1963 presso la Galleria Birch di Copenaghen ha luogo la sua prima personale. Dal 1968 espone in spazi pubblici in Danimarca attraverso la Fondazione NY Carlsberg che acquista alcune delle sue sculture. Nel 1972 si sposta a Pietrasanta in Toscana e fino al 1977 fa uso di marmi differenti per le sue opere. Nel 1982 partecipa alla 40a Biennale di Venezia nel Padiglione della Danimarca con lavori in granito verde.
#Sonia Costantini nasce in provincia di Mantova nel novembre del 1953. Sin dagli esordi la sua ricerca artistica è rivolta all’indagine sulla pittura e principalmente ai valori luministici del colore. Inizia a esporre nei primi anni Ottanta. Numerose le mostre personali e collettive in spazi pubblici in Italia e all’estero, tra queste: PAC di Ferrara, BCE di Francoforte, Diözesanmuseum e Sankt-Anna Kapelle di Passau, Grand Palais di Parigi, Kölnisches Stadtmuseum di Colonia, Palazzo Te, Palazzo Ducale e Fondazione Le Pescherie di Mantova, Museo Etnografico di San Pietroburgo, Chiostro del Bramante in Roma, Palazzo Sarcinelli di Conegliano, Università Bocconi di Milano, Villa Contarini di Piazzola s/Brenta, Rocca di Senigallia, Chiostro M9 di Mestre. Ha esposto in gallerie private a Colonia, Monaco, Francoforte, Los Angeles, Vienna, Friburgo e in diverse gallerie Italiane. Significativa la collaborazione espositiva dal 1995 con la Galleria Il Milione di Milano. Sue opere sono presenti in varie collezioni italiane e straniere, tra queste la Collezione Giuseppe Panza di Biumo.
#L’artista Lia Drei nasce nel 1922 a Roma, figlia d’arte dello scultore e pittore Ercole Drei. Dopo aver concluso gli studi classici al Liceo Tasso di Roma, laurea in Lettere all’Università degli Studi di Roma e prosegue gli studi alla Columbia University di New York. Negli Stati Uniti inizia a insegnare, prima di tornare in Italia stabilendosi definitivamente a Roma. I suoi studi artistici si svolgono in particolare sotto la guida del padre. Dopo aver partecipato all’esperienza del Gruppo 63, si dedica al progetto Binomio Sperimentale p. insieme al pittore Francesco Guerrieri, suo compagno di vita. Oltre alla pittura e ai libri d'artista, Lia Drei si dedica alla creazione di happenings e di opere-ambiente. Negli anni Novanta, si avvicina alla pittura aniconica. L’artista romana si è spenta nella sua città natale nel 2005.
#Nataly Maier nasce nel 1957 a Monaco di Baviera. Nel 1978, conclusi gli studi in Filosofia al Leibniz Kolleg di Tübingen, frequenta la Staatliche Fachakademie für Fotodesign a Monaco. Dalla fine degli anni Ottanta si dedica al superamento bidimensionale della fotografia, applicando immagini su supporti tridimensionali per ri-attribuire un valore plastico. Dal 2002 nella sua ricerca emergono sconfinamenti verso la pittura in cui concentra sempre la potenza espressiva del colore. La sua prima mostra personale, nel 1992, ha luogo presso la Galleria L’Attico di Roma; del 2001 è la mostra Hommage an eine Sehnsucht presso la Villa Romana di Firenze e al Goethe Loft in Lione. Nel 2015 la sua personale Pregnanza del colore è ospitata presso La Fondazione Calderara a Vacciago. Vive e lavora a Milano e Starnberg.
#Alice Cattaneo nasce a Milano nel 1976. Ha studiato al San Francisco Art Institute e alla Glasgow School of Art. Tra le mostre personali si ricordano: Galerie Stadtpark, Krems, Austria (2020); Galleria Marie-Laure Fleisch, Bruxelles; Museo Archeologico, Acqui Terme; Museo del Novecento, Milano (2019); Romer Young Gallery, San Francisco (2013); Galleria Suzy Shammah, Milano (2011); Museo Madre, Napoli (2008); Ikon Gallery Birmingham (2007). Ha esposto presso gallerie e istituzioni come il Maxxi di Roma (2007), la XV Quadriennale di Roma e Palazzo Grassi a Venezia (2008), il Today Art Museum di Pechino e il Palazzo delle Stelline a Milano (2010), l’Hangar Bicocca di Milano, la Collezione Maramotti di Reggio Emilia e la Kunstverein di Francoforte (2011), la IV Biennale di Guangzhu in Corea del Sud (2012), il Mambo di Bologna (2013), il Castello di Rivoli (2014), il Macro Testaccio a Roma (2016), la Galleria Hubert Winter di Vienna (2017), il ZKM Center for Art and Media di Karlsruhe (2019).
#Emilia Maino, in arte Dadamaino, nasce a Milano nel 1930. La sua carriera inizia da autodidatta, attratta in particolare dall’opera di Lucio Fontana. Espone alcune opere a importanti concorsi e frequenta assiduamente l’ambiente artistico milanese, in particolare il Bar Jamaica, dove conosce personalità artistiche come Piero Manzoni. La collaborazione con l’artista milanese sarà molto importante nella vita di Dadamaino, con cui stringe anche una profonda amicizia.
Uno dei temi fondamentali della sua ricerca artistica è il ragionamento sul colore e sullo spazio, iniziando a concentrarsi dagli Anni Settanta. Importante è la militanza politica, che a volte la impegna allontanandola dall’attività artistica. L’artista milanese manca nell’aprile 2004.
#Elisabetta Di Maggio nasce a Milano nel 1964. Nel 1989 si diploma all’ Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 1993 partecipa alla XLV Biennale d’Arte di Venezia. Nel 1999 segue un Corso Superiore d’Arti Visive presso la Fondazione A. Ratti a Como con Haim Steinbach, Visiting Professor. Nel 2000 viene selezionata per il PS1 Studio Program di New York. Nel medesimo anno partecipa alla prima edizione del Premio Furla per l’Arte. Successivamente, nel 2008, espone alla XV QUADRIENNALE d’ARTE a Roma. Numerose sono le sue mostre collettive e personali in istituzioni pubbliche e gallerie private nazionali ed internazionali. Vive e lavora a Venezia.
#Grazia Varisco nasce a Milano nel 1937. Dal 1956 frequenta l’Accademia di Brera, allieva di Funi e Ballo. Dal 1960, come esponente del Gruppo T, partecipa alle manifestazioni Miriorama, alle mostre di arte cinetica e programmata. Conclusa l’esperienza di gruppo, continua la sperimentazione e l’attività espositiva in modo autonomo e partecipa a importanti rassegne nazionali e internazionali. Dal 1981 al 2007 è titolare della cattedra di Teoria della percezione all’Accademia di Brera a Milano. Nel 2007, riceve dal Presidente Napolitano il Premio nazionale Presidente della Repubblica per la scultura. Nel 2018 riceve dall’Accademia dei Lincei il premio A. Feltrinelli per le Arti Visive. Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero fra cui MOMA New York, Centre Pompidou, GNAM Roma, Collezione Farnesina, Quirinale Contemporaneo. Grazia Varisco vive e lavora a Milano.
#Paola di Bello è un’artista nata a Napoli nel 1988, trasferitasi a Milano, ora è direttrice del Dipartimento di Nuove Tecnologie dell'Accademia di Belle Arti di Brera e docente di fotografia presso lo stesso ateneo. Si forma da autodidatta, influenzata dal padre Bruno Di Bello, importante artista che, come la figlia, si concentra sulla tecnica della fotografia. La sua opera racconta il punto di vista personale riguardo ai temi di cittadinanza e di comunità nella cultura contemporanea. Ha curato numerose pubblicazioni d’artista, continuando a investire tempo e impegno alle proprie ricerche personali. I suoi interessi vertono anche sulla storia della fotografia, dedicandosi a studi di settore pubblicati nel corso degli anni. Le sue opere vengono esposte a illustri esposizioni, personali e collettive.
#Nanda Vigo nasce a Milano il 14 novembre 1936. Sin da piccola frequenta artisti importanti quali De Pisis e Radice. Dopo il liceo artistico e la laurea in Architettura al Politecnico di Losanna, va in America per uno stage nello studio di Frank Lloyd Wright che si rivela però una delusione. Tornata a Milano, inizia la professione di architetto e contemporaneamente entra in contatto con Lucio Fontana, Piero Manzoni, Giò Ponti con i quali collaborerà in ambiti differenti. Nei primi anni ’60 elabora il concetto di Cronotopia: intervento sullo spazio attraverso la luce. In questi anni inizia la sua attività multidisciplinare: architetto-designer-artista. Nel 1962 elabora il primo Ambiente cronotopico. Partecipa ai movimenti artistici internazionali Gruppo Zero. Inoltre nel ’64 partecipa alla XIII Triennale di Milano, con Lucio Fontana realizzando un Ambiente Spaziale intitolato Utopie, alla XV nel ’73 e alla XL Biennale di Venezia nell’82. Ha vinto diversi premi internazionali per opere di design come per la lampada “Golden Gate”. Muore a Milano il 16 maggio 2020.