Il critico Luciano Caramel lavorò tutta la sua carriera cercando di valorizzare il ruolo della cittadina comasca nell’arte italiana, cercando di eliminare quell’aura di provincialismo con cui la situazione comasca era stata narrata precedentemente. Gli artisti comaschi erano stati o schematicamente avvicinati agli artisti milanesi, perdendo le loro caratteristiche principali, oppure ridotti ad una serie di eventi provinciali, senza riconoscere la particolarità dell’ambiente culturale comasco, isolato ma fervido di commistioni culturali. Il giorno 27 maggio del 1989, a Como, vengono aperte al pubblico le porte della mostra Europa dei Razionalisti. Organizzata nell’attuale sede della Pinacoteca civica di Como, fu uno dei primi eventi che inaugurarono la nuova destinazione di Palazzo Volpi. L’altra sede della mostra era situata presso la chiesa di San Francesco, restaurata negli anni 70, sconsacrata, luogo divenuto prediletto per ospitare eventi culturali. Il curatore narra una storia dell’arte europea, identificando il clima culturale comune e le esperienze che si sono venute a creare nei diversi stati. La differenza con gli eventi precedenti fu proprio rintracciabile nella volontà di connettere le esperienze avvenute all’estero, per esempio l’arte svizzera, l’architettura tedesca, il gruppo “a.r.” in Polonia, con gli eventi lombardi.